Dieci motivi 10 per cui non vado più in palestra in pausa pranzo.

Tra le altre cose, il ritorno in azienda ha comportato una serie di cambiamenti.
Orari strani, sbattimenti vari. Correre la mattina diventa impraticabile. Decido perciò di iscrivermi in palestra.

Tipo, entro, mi cambio, saluto tutti secondo buona creanza, sorrido e mi comporto educatamente come mi ha insegnato mamma.
Metto le cuffiette, salgo sul tappeto rollante, corro 50′, stretching, doccia, saluto sorridendo, esco, torno in ufficio.

Alla seconda settimana vengo espulso con disonore dal titolare con le seguenti motivazioni:

1 – Sudo
In effetti mi rendo conto subito di essere uno dei pochi. Pare non sia d’uso. Taluni mi osservano e si interrogano sullo strano fenomeno.

2 – Non faccio society.
Non mi appoggio alle macchine a chiacchierare con le tipe. (non prima di aver messo l’asciugamano sopra l’attrezzo per non sporcarlo di sudore). Non ho una scheda personale che preveda 3 minuti di esercizio e 15 di recupero parlando di locali e cocktail con l’istruttore o la fiketta.

3 – Negli spogliatoi non parlo della macchina nuova e nemmeno dell’orologio.
Se quest’ultimo potrei forse cambiarlo una volta al mese prendendo un casio da 19€ su Amazon, per la macchina le cose si fanno complicate. No, non potrei nemmeno sostenere una conversazione in merito, ho preso Quattroruote qualche volta ma non sapevo dell’uscita del nuovo SUV di Porsche. Mio papà non ha una concessionaria Land Rover. Il venerdì sera non vado in Versilia in auto.

4 – Ho le magliette della Decathlon.
Non ho il completo da 100 metrista olimpico. Nemmeno i pantaloncini attilati con le strisce fluo di quella marca famosa e menchemeno una t-shirt con scritto Staff, Team scimitarra, Power Squad 2015, SuperGymTeamGreenFitSpakkotutt.

5 – Non ho dei guantini.
Tipicamente di rete e senza dita, alla Tazio Nuvolari. Per alzare dalle 4 alle 5 volte pesetti da 250gr. Non sono venuto con una Lancia Aurelia decapottabile

6 – Non cammino a braccia larghe.
Tipo stessi trasportando un paio di invisibili Samsonite piene di mattoni.

7 – Non ho allo stesso tempo i bicipiti alla braccio di ferro
E  la uanza di poldo sbaffini.

8 – Non ho un armadietto personale dove tengo barattoloni da 5Kg di pastiglie strane.
Tengo un Oki scaduto in borsa, non si sa mai. Per sicurezza ho una scatola intera di Imodium, quella si.

9 – Finito l’allenamento, non mangio barrette energetiche, non bevo bevande isotoniche.
Se per reintegrare devo assumere le calorie di una parmigiana di melanzane, preferisco la parmigiana di melanzane.

10 – Faccio il tappeto o la cyclette per più di tre minuti.
Tipicamente si affianca uno, sguardo di sfida tipo portoricano con la macchina truccata al semaforo. Comincia a correre come un dannato per tre minuti. Al quarto si accorge che comincia a sudare. Molla, stacca scende e mi guarda come dire: “Fratello, tu si che sei un cazzuto Iron man!”

Fratello che vai in palestra, non te la prendere, è per farsi due risate!

2 commenti su “Dieci motivi 10 per cui non vado più in palestra in pausa pranzo.

  1. Ciao, io non vado in palestra perchè dopo aver letto le tue motivazioni ho riso tanto che i miei addominali rimarranno in forma per almeno un mese!!
    Scherzi a parte concordo con tutto, ma proprio tutto (eccetto l’oki……il mio nn è scaduto!). Al momento, mentre sono in pausa dal mio logorante lavoro, potrei essere in palestra a correre su un tapis roulant mentre le mie tre pance rimbalzano felici e le tette sembra che mi si strappino dal petto ma no! Silvana ha detto no alla palestra e si alle brioche e alla fanta. Prima ero palestrata (tutto fatto in casa) ma poi il lavoro mi ha distrutta (e già qui potresti capire che sono arrivata a questo post attraverso quello con i buoni motivi per lasciare il lavoro) e mi sono lasciata andare. La forma fisica ha deciso di fare il giro del mondo ma prima o poi tornerà. Per il momento ho già abbastanza stress lavorativo addosso senza bisogno di irritarmi perchè a cena c’è una carota o perchè in palestra, pur essendo una donna, sudo come un muratore sotto il sole d’agosto e le fighette mi guardano come fossi uno scarafaggio. 🙂 ed ora, dopo la bella risata che mi hai fatto fare, ti ringrazio e salto in macchina per tornare in ufficio dove il capo mi aspetta perchè “abbiamo tante cose da fare” (ovvero io dovrò spaccarmi). Ma rimanto sintonizzata…questo blog merita!!!!

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