Sul fotogiornalismo e il reportage in fotografia di matrimonio

Si va bene, evviva il fotogiornalismo.
Evviva il reportage.
Ok, ok.
Sono discipline serie, che richiedono competenze specifiche, esperienza, mestiere.
Io stesso, ben lungi dall’essere un maestro del fotogiornalismo, cerco sempre di raccontare in immagini tutta la giornata descrivendo il matrimonio in maniera dettagliata  per chi non c’era o per chi non se lo ricorda.
Di certo non traduco fotogiornalismo con “scatto quel cazzo che mi viene” e manco reportage con “Faccio mossi e sfuocati creativi in bianco e nero”.
Una sposa ha diritto di ricordarsi fra 40 anni di che colore erano gli allestimenti dice una mia collega.

Personalmente cerco di andare oltre.
Credo ad esempio che una coppia abbia tutto il diritto ad avere una foto con ogni singolo invitato se lo ritiene. Anche se non è reportage.
Credo anche che si meriti si tutte le belle foto espressive e naturali che solo uno scatto rubato sa raccontare ma anche qualche bel ritratto, “posato”.
Alla parola “posa” di solito uno dei due nella coppia sviene, al limite gli esce un brufolo.
La colpa è oggettivamente di noi fotografi che del termine abbiamo  abusato in maniera impropria nel passato. Alla posa viene associata la rosa in bocca, la giacca a spalla, il piede sollevato appoggiato a un BMW serie 5 parcheggiato nel campo davanti al covone di fieno. Il tutto col classico sorriso da “sorridete” o peggio da “cheese”.

Per fortuna è roba in via di estinzione. C’è tutto un nuovo corso sulla posa in fotografia. Manco a dirlo arriva tutto da oltreoceano. La posa non è mai fasulla o fine a se stessa. Molto spesso è volta a valorizzare la figura e la personalità del soggetto se non a nasconderne piccoli difetti. Del resto viviamo in un mondo di modelli falsi, che male c’è ad enfatizzare le curve di una donna o il portamento di un uomo?

Date un occhiata se non li conoscete già, ai lavori di Ben Chrisman, Tony Hoffer, Todd Laffer, Jasmine Star, Jerry Ghionis. O ancora due capiscuola (capescuola?) come Bambi Cantrell e Sue Bryce.

Per questo insomma accanto ad una gran parte di immagini prettamente narrative, cerco di affiancarne una buona fetta più ragionata. Mi ritaglio quindi dei piccoli spazi per delle sessioni con gli sposi. Ma non solo.

Con la fida Nadia, invece di gozzovigliare a babbomorto ad ogni matrimonio, siamo sempre alla ricerca di situazioni e soluzioni per portarci a casa qualche scatto particolare.

A volte ci riusciamo, a volte no. Perchè gli sposi erano stanchi, non sono passati di lì quando ce lo aspettavamo, erano troppo impegnati con le danze, quello che volete voi.
In primis perchè davvero vogliamo che si godano il loro giorno più bello, anteponendo le loro esigenze alle nostre.

Però dice il saggio (o forse era Seneca) la fortuna è quella cosa che accade quando l’opportunità incontra la preparazione.

E così cerchiamo di disseminare un po’ di fortuna durante la giornata, a volte poi, ci torna indietro!

Un risultato sicuro c’è: qualcuno di porta a casa un book ogni volta:

Ricordati, ogni volta che un fotografo di matrimonio usa la parola reportage, una coppia divorzia 😉

6 commenti su “Sul fotogiornalismo e il reportage in fotografia di matrimonio

  1. Le foto qui mi ricordano tanto un video di Ghionis che ho visto tempo fa su kelbytraining. Ghionis è un grande anche se a volte ha un gusto americano in certe cose che difficilmente trova spazio qui in Italia. A me piace molto il reportage americano (lo chiamo così per distinguerlo dallo scatto selvaggio che spesso vedo qui in italia).

  2. ciao, per avere quel riflesso così bello hi usato un polarizzatore?
    sto chiedendo a destra e a manca ma nessuno sa consigliarmi xbene! vorrei prenderne uno, hoya ad esempio ha piu modelli! mi serve x il 24-105 e x il 70-200, Ciccio spero in un tuo consiglio!

    Ps: un po OT, ho letto sulle 10 foto da nn fare, coondivido!!! quale sono invece le 10 (o piu) foto da fare assolutamente?

    grazie!

    1. Ciao Angelo!
      Il riflesso è esattamente quello che c’era, nuda lente, non uso filtri che non siano un ND variabile (raramente)
      I riflessi ci sono, sono sempre lì, basta imparare a vederli! COme tutto il resto 😉
      Un po’ di saturazione e contrasto in post aiutano comunque 😉
      Adesso preparo il post sulle 10 foto da fare!

  3. grande ciccio come sempre!
    è da 2 giorni che ti seguo, e gia x me sei un mito!
    voglio chiederti 2 consigli:
    1) per ora mi sono rifiutato a far servizi x matrimoni, faccio spesso book per modelle, il no x i matrimoni deriva dal fatto che la fotografia è la mia passione, ma nei matrimoni faccio il suonatore (non di tromba 😀 quella la suona lo sposo a fine serata!!) faccio animazione, dj set karaoke ecc :D, regalo la webgallery di foto sul web disponibile due giorni dopo agli sposi.. le faccio sia io che l’animatrice ecc, niente di eccezionale, fare due cose insieme nn è facilissimo!
    Ora ho qualche amico squattrinato che mi ha detto o mi fai le foto o le fa mio zio 😀 (penoso)
    cosa mi consigli di portare e sopratutto come combinare? e come usarle al meglio?
    Corpi:
    6d
    40d
    550d
    ottiche:
    24-105L
    70-200 2,8L
    18-55 is
    28-80 II
    Flash Metz Af50
    Mi conviene procurarmi un fisso tipo il 50 1,8?
    un buon diffusore per il flash?
    cosa mi manca secondo te?
    per ora farei pratica così.. ho interpellato decine di fotogrfi x fare da assistente aggratis.. ma nessuno mi vuole, mi dicono, ok ora fai l’assistente, ti impari e mi fai concorrenza.. none!! quando diventu bravu mi chiami e nn ti faccio concorrenza! ma niente 😀

    2) voglio un parere su queste foto (fatte prima di aver letto le 10 cose da nn fare!) credo cmq che ho sbagliato innanzitutto IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO CHE è differente x ogni foto (approposito, cosa mi consigli di fare x avere sempre lo stesso risultato?) forse ho elaborato troppo, troppa chiarezza e contrasti elevati, quando ho impostato la macchina alla mia ballerina ho dimenticato di accendere il flash e le foto in controluce risultano un po sporchine!
    aspetto tue critiche, ci tengo sai!!!
    https://www.facebook.com/media/set/?set=a.592931174072209.1073741877.100000659954079&type=3

    grassieeee

  4. Come sempre sei di grande ispirazione e devo dire che sembrano parole scritte dalla mia mano. se ci fosse la possibilità di apporre una firma alla fine dell’intervento lo farei con il sangue 😀

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