Battere le batterie

Se anche voi avete una coppia di ragazzi affamati come i miei, sapete quanto sia difficile sfamarli:
Si, vale anche se hai un paio di bambini ma in questo caso sto parlando dei miei 580EX II.
Anche scattando ad alti iso ed ampie aperture, raramente arrivo a fine giornata con un set di stilo.
Se poi ci aggiungiamo qualche sessione in piena luce la durata si riduce ulteriormente.
Ecco quindi la necessità di utilizzare batterie di qualità, pronte, disponibili e affidabili.
Dopo tanto vagare (e tanto leggere, proprio io che ormai di quello che leggo sui forum mi fido poco…) e tanto provare, mi sono fermato sulle Sanyo Eneloop.

All’inizio sono rimasto un po’ lì, per me Sanyo faceva i walkman e le calcolatrici quand’ero giovane (tanto tempo fa).
La caratteristica principale delle Eneloop è la bassa autoscarica, cioè le carichi, le lasci lì e dopo un mese hanno ancora quasi tutta la carica.
Se hai tre matrimoni in un weekend, non dover ricaricare le batterie durante la notte è un plus non indifferente.
Io che comunque a quello che leggo sui Internet ci credo relativamente anche perchè ho preso le più grandi cantonate, le ho provate e riprovate.
Quello che mi interessa in realtà è che durino quanto più possibile e che ricarichino più in fretta possibile. Da questo punto di vista, non mi hanno deluso.
Come si può vedere dal numero di pile che ho in dotazione.
Avere tutte queste pile che girano per la borsa comporta due grossi problemi.
Il primo, la maniera di organizzarle in maniera razionale per non perderle o vederle viaggiare nello zaino.
Dopo aver provato la soluzione a scatole trasparenti qua sotto
sono passato a questo sistema, sicuramente più efficace, pratico e anche bello da vedere tutto colorato. Va che bello:
Secondo problema, necessità ricaricare rapidamente ed efficacemente.
Anche qui dopo migliaia di ore di letture ecco il caricabatterie BC-700 di lacrosse technology che trovare su Amazon a 24€ circa o in giro ribrandizzato da altri costruttori.
Tra le caratteristiche principali consente la carica indipendente di ogni singola batteria, possibilità di selezione della corrente di carica (corrente  +alta=tempo+breve ma degrado della batteria)
Carica completa di 4 AA da 2000mAh in 3h. Possibilità di ciclo di scarica e carica per rinfrescare vecchie batterie. Una bomba insomma.
Se però hai sempre quel famoso matrimonio a Porto Venere il venerdì a Pavia il sabato e Asti la domenica, conviene dotarsi di qualcosa che non devi stare sveglio a cambiare le batterie mentre si caricano.
Ecco allora dotarmi di un Tensai 1600TL capace di caricare 16 AA contemporaneamente ed indipendentemente.
Pochi fronzoli e un tempo di ricarica di circa 5h sempre per le 2000mAh.

Nice to have, l’adattatore per auto, per ricaricare mentre sei sulla A7.
Siccome sono un nerd un geeek e quelle robe lì e non mi basta mai, ecco che mi sono deciso a provare le nuove Sanyo Eneloop XX stessa menata dell’autoscarica ma 2.500mAh che promettono maggiore durata.
Per ora non ancora testate sul campo ma l’unico test possibile mi lascia per ora un po’ perplesso.

ecco il test:

Vedremo poi sul campo!

12 commenti su “Battere le batterie

  1. Grande articolo. Io uso 8 batterie Duracell StayCharged e devo dire che mi trovo bene. Per risparmiare e non trovarmi a secco ho comprato anche 8 Duracell Supreme, che mi tengono anche una giornata, però se le carico il giorno prima, quello dopo ho già 3/4 di carica.
    Il carivabatterie l'ho preso sempre Duracell, quello che ne carica 8 contemporanemente. Devo dire però che i caricabatterie che hai consigliato tu mi sembrano molto più intriganti. Se ne avrò bisogno ci farò un pensierino, grazie. Se l'avessi scritto 3 anni fa questo articolo… Ma soprattutto se ti avessi scoperto 3 anni fa…
    Ciao Massimo e grazie ancora!

  2. Figata! Io già mi domandavo se non fossero meglio le xx. Probabilmente durano di più, ma sono meno performanti come velocità di ricarica.
    Poco male, tanto comunque si dovrebbero cambiare a metà giornata, un'ora in più o una in meno non fanno la differenza, mentre a volte mezzo secondo in più o in meno sui tempi di ricarica potrebbe fare la differenza.
    Grande Massimo Pizzochero

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