10 cose 10 da fare dopo aver fotografato un matrimonio

Bene, supponiamo che, fatto il tuo percorso di fiori, animali, la tua ragazza e qualche tramonto, hai deciso di riprendere il matrimonio di tuo cuggino, il tuo collega, tua zia, con la reflex che ti sei preso l’estate scorsa prima di andare in vacanza.

Supponiamo anche che te la sei cavata soprattutto (ma diciamo pure esclusivamente) grazie ai consigli che hai trovato qui.

A questo punto hai le tue schede di memoria piene di files RAW (se hai scattato in jpg, per favore smetti di leggere, prendi la reflex e lasciatela cadere su un mignolo) e sei tentato di scaricare il tutto su un dvd, scrivere su “matrimonio gino e geppa” col pennarello e donarlo col sorriso ai novelli sposi.

Ci sta, ma allora potresti anche fermarti mentre sei nel gruppo di testa della maratona e fumarti una bella sigaretta.

Come portare quindi a termine la gara in maniera dignitosa? Ecco altri 10 fantastici 10 consigli 10 per capire cosa puoi farci con le foto del matrimonio.

  1. Mettiti al sicuro. Non vuoi che il gatto passeggiando sulla tastiera scriva inavvertitamente Formag g: e ti brasi uno o più Hard disk ivi incluse le foto del matrimonio che naturalmente non hai più sulle schede di memoria perchè ti serviva spazio per fare delle simpatiche foto al gatto che cammina sulla tastiera? Non che non vuoi (o magari si ma a sto punto fatti vedere). Non vuoi nemmeno che il Ticino o il Trebbia esondino, tracimino o altre parole di cui non conosco il significato ma che potrebbero voler dire che acqua e dispositivi elettronici verrebbero in contatto con risultati poco prevedibili. Qui dipende tutto dal livello di paranoia ma la cosa essenziale è AVERE UN BACKUP. O meglio, almeno una copia di backup. E Anche se sei impaziente di vedere la foto che hai fatto alla cugina della sposa, sto backup va fatto PRIMA, prima (che vuole dire non dopo ma prima) di fare qualunque operazione sulle foto stesse. Idealmente scarica tutte le schede in una cartella (se stai per creare una cartella sul desktop datti il mouse sulle dita please) e poi copiare la cartella su un drive esterno e/o su un DVD o assimilati. Se il tuo livello di paranoia è almeno al mio, una copia del suddetto backup andrebbe tenuta offsite, che è un modo fiko per dire a casa di tuo suocero, per evitare che (toccati) l’incendio ti bruci copia primaria e copie di backup. O che quelli che ti entrano in casa per arrubbarti le catenine dicano: “Caspita un hard disk da un tera!”
  2. Cestina, cestina, cestina. Quando ho traslocato ci sono voluti due giorni (e 750€ di smaltimento rifiuti) per sgombrare la vecchia casa da tre generazioni di cianfrusaglie. Non riempirti l’HD di ciarpame che non rivedrai mai più. E’ un criterio di carattere generale. E si applica ancora meglio alle foto del matrimonio che hai appena scattato. Scarta innanzitutto le foto tecnicamente non riuscite. Quelle sfuocate o mosse, quelle irrimediabilmente sotto o sovraesposte (e se hai scattato in RAW [hai scattato in RAW VERO?] si tratta di capire cosa significa) quelle con gli occhi chiusi, la patta aperta, gli occhi pallati e le lingue felpate. Fai poi un’ulteriore selezione scartando quelle foto che non hanno oggettivamente nessun valore. Cerca di essere obiettivo (non faccio battute su “obiettivo”).  Fatti un’altra violenza e cestina tutte quelle foto che sono simili. Siccome della stessa foto hai più scatti, inutile dare agli sposi 16 foto uguali. Scegli, uno o due scatti tra i migliori, tecnicamente ed emotivamente. Ricorda che una foto cancellata è una foto mai scattata! Una foto mediocre che nessuno vedrà, soprattutto gli sposi, è una foto che non esiste. Ridurre il numero di foto, ti consentirà poi di dedicare più tempo e quindi cura alla restante selezione. Cestinare richiede disciplina, allenati!
  3. Seleziona. Dopo aver cestinato (non è che mi hai detto di aver cestinato ma ti sei fatto scrupoli eh?) fai subito una selezione di una 50ina di foto. Ma anche di meno o di più, insomma dipende da quanto hai scattato, da quante fanno kakare e quante sono dei capolavori. Concentrati su queste e dedicaci più tempo. Per quanto tu ne possa avere, di tempo non ce n’è mai abbastanza e dopo  5 o 6 mesi gli sposi potrebbero chiamare gli ospedali della zona per verificare che tu stia bene. Consegnale magari in una cartella separata che chiami molto fantasiosamente “selezione” o qualcosa di simile. La prima impressione è quella che conta, far vedere subito il meglio funziona. Tipicamente per ogni matrimonio solo una ventina di foto sarà di qualità superiore. Ne avrai qualcuna veramente fika e una che ti farà vendere tutto il servizio.
  4. Esponiti. La prima cosa da fare è controllare che le foto siano correttamente esposte. Partendo dal presupposto che un’esposizione corretta andrebbe ottenuta in-camera, inevitabilmente ci saranno situazioni in cui la stessa andrà corretta in post. Vuoi gli abiti bianco e nero, vuoi le situazioni di scarsa luminosità, vuoi i controluce, la neve, le cavallette etcetc, ci sarà di cui lavorare. Ora se hai (indovina?) SCATTATO IN RAW, i margini di intervento sono discreti. Diciamo che si riesce a recuperare agevolmente uno stop in ambo le direzioni (se non sai cos’è uno stop, ti consiglio di a) rifare la patente b) leggere il manuale della fotocamera. Se non sai cos’è uno stop puoi eventualmente anche terminare qui la lettura.) I software di sviluppo che di solito vengono forniti con la fotocamera sono tutti piuttosto simili e hanno degli slider per regolare esposizione, luminosità, contrasto, luci ombre e di tutto un po’. Districarsi in questo bailamme di regolazioni può sembrare complesso all’inizio. Lo è meno di quello che pare. In alternativa per i più pigri c’è spesso un bel pulsante AUTO che però fa auto quello che vuole lui. Ci siamo capiti.
  5. Datti un tono. Probabilmente hai scattato in luce naturale, lampade al tungsteno, ai vapori di sodio, fari allo xeno, torce infuocate e fasci alieni di luce gamma. Tutto con il bilanciamento del bianco su auto. Ora la macchina quella poveretta fa quello che può ma capisci anche tu che gli stai chiedendo veramente troppo. Se non sai cos’è il bilanciamento del bianco te lo spiego io in due parole. Il nostro cervello è una macchina meravigliosa. Ok, correggo: il vostro cervello è una macchina meravigliosa: per evitare di farci sbarellare, compie in completa autonomia una serie di approssimazioni che ci rendono semplice la vita (anche se a volte compie una serie di pensieri che ce la complicano parecchio). Provate a prendere un foglio di carta bianca. Appoggiatelo su un muro appena imbiancato. Meglio, appoggiatelo su un muro dove la vernice non sia fresca. Sono uguali? Se è andata di sfiga si e allora l’esmpio non serve. Ma verosimilmente uno sarà meno bianco dell’altro. Eppure se li guardiamo separati ci appaiono entrambi bianchi. Il nostro cervello prende ogni volta a riferimento un bianco e tutto il resto viene regolato di conseguenza. Ok, l’ho spiegato come se dovessi spiegarlo a me stesso. Se l’ho capito io può farlo chiunque. Ma forse è solo perchè me lo sono spiegato da solo. Comunque, la fotocamera queste raffinatezze non ce le ha e spesso deve indovinare (se la lasci su auto white balance) le possibilità sono di usare dei preset tipo luce diurna, nuvoloso etc o di usare un bilanciamento personalizzato tipo fotografi il muro e dici alla fotocamera questo è il bianco. Siccome in un matrimonio spesso è una pratica impossibile e visto che stiamo parlando di cosa fare dopo, eccoci qui. Lo stesso ormai famoso software per lo sviluppo dei RAW, ha un paio di slider per il controllo di tonalità e tinta, qualunque cosa vogliano dire queste due parole. A differenza di quello per l’esposizione, qui spesso il pulsante auto svolge egregiamente il proprio lavoro. Provalo!
  6. Ritaglia. Ormai hai scattato. Lo scooter davanti agli sposi che escono della chiesa te lo tieni. Si riesce a scancellarlo solo in CSI e manco in RIS parma riescono a farlo. Però ci saranno un bel numero di foto che potrai migliorare tagliando via il cameriere che fuma sullo sfondo, il tizio che fa le corna, un pezzo di sedia. E inevitabilmente, soprattutto se ti sei fatto prendere dalla febbre del brindisi (sposi, mi pagate anche per non bere e per avere le foto dritte e non mosse!) unbel po’ di orizzonti saranno storti. Ci vogliono due secondi a foto, raddrizzali!
  7. Presentati. Bene, ora hai tutte le tue foto correttamente esposte, tonalmente corrette, le hai compositivamente migliorate laddove possibile. Bruci un bel DVD vergine e lo dai agli sposi dentro una bella busta di carta. NO! Echeccaz, qui vuol dire abbandonare quando sei alla testa corsa a 1km dall’arrivo per andare a farsi un uischino. Innanzitutto gli sposi saranno impazienti di vedere le loro foto. E allora una bella anteprima sul web ci sta tutta. All’okkio, non tutti gradiscono di vedere i loro faccioni sparati sul web: chiedi. Tanto più che la normativa in merito è piuttosto complessa e la pubblicabilità del ritratto c’ha tutta una sua trattazione. Nella maggior parte dei casi è richiesta infatti una liberatoria. La soluzione è di pubblicare le foto in area privata protetta da password. Comunque tornando abbomba,  le soluzioni per creare una web gallery sono parecchie. Tra le più immediate ed efficaci quelle di Airthight interctive, vale a dire Simpleviewer, Autoviewer, Postcardviewer, semplici ed eleganti. E’ verosimile che il software di fotoritocco che stai usando (regolarmente acquistato mi raccomando) abbia una funzione precipua (eh?) Photoshop, sia CSx che Elements cell’hanno. Lightroom idem. Si ma in giro ne trovi a miliardate tipo SlideShowPro, le gallery di WordPress,  html5, scimitarra uollera etc.
  8. Aggiungi valore. Fai ancora un piccolo sforzo: perchè limitarsi a dei jpg enormi che richiedono per forza un PC per essere visualizzati. Un bello slideshow, con qualche transizione non statica e la musica preferita dagli sposi fa sempre il suo effetto. Okkio che anche qui il rischio di trash è dietro l’angolo. Finsetre a forma di cuore, stellina o rebe così sono da album di matrimonio della famiglia Addams. Anche qui di possibilità ce ne sono 50.000. Io personalmente uso l’ottimo Animoto. Un alternativa offline è Muvee Reveal ma qui fa tutto il vostro PC (scusate volevo dire Mac) e quindi trovatevi un bel libro  o sintonizzatevi sul vostro sito di signorine preferito. Altre alternative, qualunque programma di editing video come Adobe Premiere Elements ed assimilati o il gratutito Microsoft (si lo so qualcuno ha un sussulto ad accostare  i termini gratuito e Microsoft nella stessa frase ma così è)  Photostory.
  9. DVDizzati. Beh, ste foto le devi consegnare. La maniera migliore è naturalmente un CD, un DVD, un Blu Ray, dipende da quanto spazio ti serve e da come ne fruiranno gli sposi. Se con la scusa che facevi le foto non hai partecipato al regalo, ti direi innanzitutto di vergognarti e poi di investire qualche euro per una chiavetta USB su cui sparare le foto. Cerca di organizzare le foto in cartelle e non sparagliene una miliardata nella root del DVD. Dividi per momento, casa sposa, casa sposo, telefono casa e così via. Magari mettici un programmino freeware come IrfanView per visualizzare il tutto. Un computer oggi ce l’hanno tutti (così come una reflex parrebbe) ma magari gli zii 90enni o anche i genitori degli sposi no. Siccome non tutti sono dei nerd come te che il Macbook te lo porti anche in piscina e a prendere il pane, esiste la possibilità che lo sposo si debba portare il fisso da casa per far vedere le foto a mammà. E allora un bel DVD video con le foto e magari gli slideshow di cui al punto precedente ci sta proprio di lusso. Poi per favore, ti prego, mi scende una lacrima, anche se hai fatto un corso di bella calligrafia, non scrivere a mano “Matrimonio Gino e Geppa” col pennarello sul DVD. Se non vuoi farlo per gli sposi fallo per me, anche se non mi conosci e/o ti sto sulle balle. Se non hai una stampante che scrive sui DVD stampabili avrai almeno una stampante (Si vero?) Ecco, in commercio ci sono dei fantastici fogli di carta adesiva già preritagliati su cui stampare una bella immagine e un simpatico testo. Non sei particolarmente creativo? Di di si, a me, agli sposi, a te che hai fatto loro il servizio. Se resti di questa idea, stampa solo i nomi su sfondo bianco: è minimalismo. Se mi becchi in giornata puoi provare a chiedermi i template Illustrator o Photoshop. Ricordati una bella copertina per la custodia (non dirmi che avevi ancora in mente la busta di carta…). In rete puoi addirittura trovare gente che vende custodie in metallo, peltro, cartongesso, pelle umana. Sai che scena! Klaatu? verata nikta e l’abbiamo capita in tre.
  10. Stampa. A questo punto non resta che stampare. E anche qui il limite è la tua fantasia (e il tuo budget naturalmente). Tieni presente  che una stampa 90×120 di buona (non ho detto ottima) qualità, la trovi in rete a 8-9 euro più qualche sgaio di spese di spedizione. La stessa stampa su tela costa il doppio. Il problema sarà piuttosto la cornice. Tra le altre cose ho regalato una stampa simile a mio moglie qualche anno fa. ho speso 22€. Lei ne ha spesi 74 per una cornice su misura (si ma mica in noce antico o che) Se poi riuscite nella vostra città a trovare cornici pronte sopra i 90 di lato corto vi pago la pizza, testimone l’internet. Ancora peggio va con i telati per le stampe in tela o simili. Naturalmente le soluzioni per stampa Fine art qualunque cosa voglia dire si sprecano. Siccome stiamo parlando di te che hai fatto i matrimonio aggratis o a 4 lire (non farlo MAI PIU’ per favore) eviterò di parlarne in questo post (che è anche un ottima scusa per il fatto che non ne so praticamente nulla)

Eccoci, se siete arrivati a leggere fino a qui, innanzitutto avete tutta la mia stima.
Poi vi consiglierei di trovarvi un hobby o comprarvi un televisore.

O dedicarvi alla fotografia.

Un commento su “10 cose 10 da fare dopo aver fotografato un matrimonio

  1. Domenica ho fotografato il mio primo matrimonio come fotografo ufficiale. A parte le 12 ore con la macchina fotografica in mano, e un mal di testa, bloccato con novalgina, preventivamente portata da casa, il resto è andato tutto bene, sono molto soddisfatto delle foto, “spero lo siano anche gli sposi”, grazie anche hai toui consigli, sono riuscito a fare un buon lavoro, diciamo un lavoro dinamico e personale, ora dovrò fare stampare le foto che sceglieranno, (tra quelle che ho scelto prima io). Mi consigli di salvarle in tiff considerando che farò dei 30X45 oppure meglio un JPG alla massima risoluzione?

    Grazie Cesare

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